Passione, tradizione e lungimiranza
Poter raccontare le radici di Urio, quindi in qualche modo quelle della mia famiglia; ecco perché ho accettato la proposta del direttore di “JUST” di partecipare alla prima edizione di questa nuova rivista interamente dedicata a una passione, quella per i motori, alla quale io, mia moglie Luisa e tutta la nostra famiglia, ci siamo dedicati con successo.
Un successo che viene da lontano, pensate, dal 1947, anno in cui mio suocero Vittorio Urio, uomo appassionato e lungimirante, fondò l’azienda; Urio, da sempre punto di riferimento per quanto riguarda i ricambi originali Piaggio e dei più importanti marchi del settore, oggi offre oltre trentamila prodotti ai quali, grazie a uno staff molto preparato e a un software molto avanzato, la nostra clientela può accedere in pochi istanti, godendo dunque di un servizio sempre di qualità.
Anch’io che sono in azienda da quasi quarant’anni, e fino ai primi anni ’90 ho potuto affiancare mio suocero Vittorio, affondo le mie radici umane e professionali nel mondo dei motori.
Mio padre Massimo Masserini, infatti, commerciante di tessuti, uscendo in moto una domenica con amici che correvano come professionisti, li regolò uno per uno lungo le strade di casa nostra; la voce di quell’inaspettato episodio giunse presto al vecchio Chiorda – l’allora concessionario Gilera – che propose subito a mio padre di correre, sul serio; beh, lui rispose mettendosi dietro, già durante la sua prima gara, tutti i piloti ufficiali; fu così che il Cavalier Gilera in persona volle affidargli una sua moto e mio padre lo ripagò con quella che fu, nel 1946, la prima vittoria di una Gilera 4 cilindri!
Dopo il ritiro dalle competizioni – dopo numerose vittorie in campionati nazionali e dopo aver stabilito il record di velocità mai eguagliato in sella a una Lambretta – mio padre divenne concessionario Lambretta e Innocenti.
Del mio esordio da Urio, nell’ormai lontano 1977, ricordo un episodio che, ancora oggi, la dice lunga sulla lungimiranza di mio suocero Vittorio; già ai tempi la Valli Bergamasche richiamava nella nostra provincia un gran numero di regolaristi anche d’Oltre Manica; proprio questi ultimi indossavano da tempo giacche impermeabili paraffinate rigorosamente Made in England, Belstaff e Barbour, che in Italia non si erano mai viste prima; fu così che mio suocero decise di recarsi nel distretto industriale inglese in cui nascevano le giacche Belstaff per poi far ritorno in Italia con tre valigie di cartone piene di queste pregiate paraffinate: andarono a ruba! Divenne così l’importatore ufficiale dei capi marchiati Belstaff…
E proprio in quegli anni, verso la fine degli anni ’70, appena giunto in azienda decisi di impegnarmi nello sviluppo di un settore, quello dell’abbigliamento tecnico dedicato alle due ruote, che in quel periodo ebbe un suo primo piccolo boom; erano infatti gli anni in cui nacquero aziende come Dainese, Speedmode e anche la R.G. del mitico Stefano Rosti, che produceva stivali tecnici di qualità.
Oggi, a distanza di quasi quarant’anni dal mio ingresso in azienda, io e mia moglie Luisa – da poco affiancati da nostra figlia Rossana – abbiamo mantenuto intatta la filosofia di Urio che, da oltre 65 anni, ha nella qualità dei prodotti commercializzati – siano essi capi d’abbigliamento o ricambi – e nella piena soddisfazione del cliente, il proprio obiettivo primario.
Un obiettivo che, a dire il vero, ultimamente è divenuto una vera e propria filosofia di vita, oltre che una strategia commerciale; il mercato dell’abbigliamento dedicato alle due ruote – per intenderci dal casco “jet” fino alle calzature tecniche – è infatti invaso da prodotti di incerta provenienza che, a fronte di prezzi al pubblico molto competitivi e allettanti, e di omologazioni non sempre del tutto trasparenti, offrono standard di sicurezza e confort spesso insufficienti e comunque quasi sempre lontani dagli elevati standard della produzione di casa nostra.
Parlando per esempio di caschi, la nostra provincia vanta ben sei aziende di prodotti di alta qualità; tra queste vi sono senza dubbio Airoh e Nolan, che Urio propone da tempo; altri marchi importanti sono Tucano Urbano per l’abbigliamento fashion e Rev’it! Per quello tecnico e, ancora, TCX per le calzature tecniche.
Su qualità e sicurezza non si scherza e credo che sia questa, unitamente alla grande tradizione della nostra famiglia, la caratteristica che, da oltre sessantacinque anni, fa di Urio la seconda casa dei bergamaschi che amano le due ruote.
Un successo che viene da lontano, pensate, dal 1947, anno in cui mio suocero Vittorio Urio, uomo appassionato e lungimirante, fondò l’azienda; Urio, da sempre punto di riferimento per quanto riguarda i ricambi originali Piaggio e dei più importanti marchi del settore, oggi offre oltre trentamila prodotti ai quali, grazie a uno staff molto preparato e a un software molto avanzato, la nostra clientela può accedere in pochi istanti, godendo dunque di un servizio sempre di qualità.
Anch’io che sono in azienda da quasi quarant’anni, e fino ai primi anni ’90 ho potuto affiancare mio suocero Vittorio, affondo le mie radici umane e professionali nel mondo dei motori.
Mio padre Massimo Masserini, infatti, commerciante di tessuti, uscendo in moto una domenica con amici che correvano come professionisti, li regolò uno per uno lungo le strade di casa nostra; la voce di quell’inaspettato episodio giunse presto al vecchio Chiorda – l’allora concessionario Gilera – che propose subito a mio padre di correre, sul serio; beh, lui rispose mettendosi dietro, già durante la sua prima gara, tutti i piloti ufficiali; fu così che il Cavalier Gilera in persona volle affidargli una sua moto e mio padre lo ripagò con quella che fu, nel 1946, la prima vittoria di una Gilera 4 cilindri!
Dopo il ritiro dalle competizioni – dopo numerose vittorie in campionati nazionali e dopo aver stabilito il record di velocità mai eguagliato in sella a una Lambretta – mio padre divenne concessionario Lambretta e Innocenti.
Del mio esordio da Urio, nell’ormai lontano 1977, ricordo un episodio che, ancora oggi, la dice lunga sulla lungimiranza di mio suocero Vittorio; già ai tempi la Valli Bergamasche richiamava nella nostra provincia un gran numero di regolaristi anche d’Oltre Manica; proprio questi ultimi indossavano da tempo giacche impermeabili paraffinate rigorosamente Made in England, Belstaff e Barbour, che in Italia non si erano mai viste prima; fu così che mio suocero decise di recarsi nel distretto industriale inglese in cui nascevano le giacche Belstaff per poi far ritorno in Italia con tre valigie di cartone piene di queste pregiate paraffinate: andarono a ruba! Divenne così l’importatore ufficiale dei capi marchiati Belstaff…
E proprio in quegli anni, verso la fine degli anni ’70, appena giunto in azienda decisi di impegnarmi nello sviluppo di un settore, quello dell’abbigliamento tecnico dedicato alle due ruote, che in quel periodo ebbe un suo primo piccolo boom; erano infatti gli anni in cui nacquero aziende come Dainese, Speedmode e anche la R.G. del mitico Stefano Rosti, che produceva stivali tecnici di qualità.
Oggi, a distanza di quasi quarant’anni dal mio ingresso in azienda, io e mia moglie Luisa – da poco affiancati da nostra figlia Rossana – abbiamo mantenuto intatta la filosofia di Urio che, da oltre 65 anni, ha nella qualità dei prodotti commercializzati – siano essi capi d’abbigliamento o ricambi – e nella piena soddisfazione del cliente, il proprio obiettivo primario.
Un obiettivo che, a dire il vero, ultimamente è divenuto una vera e propria filosofia di vita, oltre che una strategia commerciale; il mercato dell’abbigliamento dedicato alle due ruote – per intenderci dal casco “jet” fino alle calzature tecniche – è infatti invaso da prodotti di incerta provenienza che, a fronte di prezzi al pubblico molto competitivi e allettanti, e di omologazioni non sempre del tutto trasparenti, offrono standard di sicurezza e confort spesso insufficienti e comunque quasi sempre lontani dagli elevati standard della produzione di casa nostra.
Parlando per esempio di caschi, la nostra provincia vanta ben sei aziende di prodotti di alta qualità; tra queste vi sono senza dubbio Airoh e Nolan, che Urio propone da tempo; altri marchi importanti sono Tucano Urbano per l’abbigliamento fashion e Rev’it! Per quello tecnico e, ancora, TCX per le calzature tecniche.
Su qualità e sicurezza non si scherza e credo che sia questa, unitamente alla grande tradizione della nostra famiglia, la caratteristica che, da oltre sessantacinque anni, fa di Urio la seconda casa dei bergamaschi che amano le due ruote.